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Lungo la Valle del Bradano a pochi km da Montescaglioso, su un ponte che cavalca il letto del fiume domenica scorsa 9 gennaio è stato rinvenuto dal responsabile del CRAS della Riserva di San Giuliano un esemplare morto di presunto Gatto selvatico (Felis silvestris). A causa della difficoltà a riconoscere in natura gli esemplari geneticamente puri di questa specie si è provveduto a raccogliere una esauriente documentazione fotografica che è stata sottoposta per un prima valutazione, su base morfologica, al Dott. Bernardino Ragni del Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Perugia. Dalla diagnosi è emerso che l'esemplare presenta sia caratteri del selvatico che della forma domestica, pertanto sembrerebbe un esemplare ibrido. Una necroscopia completa ed un approfondito esame genetico potranno sia confermare la determinazione che assumere ulteriori ed utili informazioni. Pertanto il reperto sarà messo a disposizione di tutti i ricercatori che in Italia si occupano di qu
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La Polizia Provinciale di Cosenza, del Distaccamento di San Giovanni in Fiore, sulla S.S. 107, in località San Nicola, nei pressi di Serra Pedace, nel cuore del Parco Nazionale della Sila, ha rinvenuto il cadavere di un grosso esemplare di Gatto selvatico (Felis silvestris silvestris). Sarebbe presumibilmente un maschio adulto, investito, si pensa, da parte di qualche veicolo in transito sulla superstrada. I poliziotti, nonostante l’animale si trovasse a bordo della strada e non fosse completamente visibile, hanno da subito capito che potesse trattarsi proprio del raro mammifero così, senza non poche difficoltà, hanno dovuto regolare la circolazione stradale e contestualmente provvedere al recupero della carcassa che si presentava in buono stato di conservazione poiché l’animale, verosimilmente, era deceduto soltanto da poche ore. Allertata la centrale operativa l’esemplare è stato trasferito presso il Centro Natura del Corpo Forestale dello Stato, in località Cupone di Spezzano della

L'alimentazione dei cuccioli Bengala

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Il gatto bengala neonato, fino alle 3-4 settimane si alimenta con  il latte materno, dopo di che inizia lo svezzamento con i cibi solidi. La mamma si occupa di procedere gradualmente con lo svezzamento  insegnando al cucciolo a cibarsi anche di carne e crocchette senza però  lasciarlo privo del latte che continuerà a dare ai suoi cuccioli fino a  che non sarà certa che siano pronti abbandonare il caldo nido materno. Io  consiglio sempre di iniziare a proporre ai cuccioli dell'umido di buona  qualità in ciotoline molto basse, vanno bene anche dei piattini. Il  cucciolo Bengal, si sporcherà,farà le prove ,e piano piano comincerà  dapprima a leccare e poi a ingerire i bocconcini. Per la prima fase  dello svezzamento si alterna latte e cibo solido, aumentando  gradualmente quest’ultimo anche secondo lo sviluppo del micetto. Molti  esperti dicono che il cucciolo necessita di latte solo fino al primo  mese di età, io, per esperienza personale, vedo che le mie mamme Bengal,  co

E’ più veloce il giaguaro o il leopardo?

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Giaguaro o leopardo: che differenza c’è? La Panthera onca, comunemente denominata giaguaro. è spesso confusa con la Panthera pardus, detta leopardo. Nonostante appartengano entrambe alla famiglia delle pontherinae (pantere), le due specie presentano varie differenze. Il leopardo, dal corpo lungo, muscoloso e ben proporzionato. ottimo arrampicatore, ha un peso medio di circa 58 chili per i maschi e 37 per le femmine. Gli esemplari più grandi, che vivono prevalentemente in Asia centrale e Iran, ma si trovano anche in alcune foreste indiane, in Sudafrica, nelle valli montane del Kenya e nelle foreste tropicali dell’Africa occidentale. possono raggiungere i 90 chili. La lunghezza del corpo può raggiungere 1.6 metri nei maschi, mentre l’altezza al garrese (nuca) può arrivare a 80 centimetri. In accelerazione, il leopardo è capace di raggiungere i 62 km/h. Il corpo del giaguaro, la cui pelliccia presenta macule (macchie) nere più grandi rispetto a quelle del leopardo, può raggiungere
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Ha ucciso un leopardo quasi a mani nude. Protagonista della vicenda è Kamla Devi, 54enne indiana che ha lottato con l'animale per un'ora, riportando diverse fratture, tagli e morsi. La donna stava raccogliendo l’acqua nel villaggio di Sem Nauti nello Stato settentrionale dell’Uttarakhand, quando il leopardo è spuntato fuori dal folto della boscaglia e si è scagliato su di lei. Lei non si è persa d'animo ha reagito colpendo l’animale con un falcetto ed una piccola vanga, le uniche "armi" che aveva con sé. Solo la scorsa settimana un altro leopardo aveva ucciso una donna nelle stessa zona e ne aveva ferita un’altra.

India: spunta un leopardo e attacca operai

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Un leopardo ha seminato il terrore nel villaggio indiano di Bellarpur. Un video amatoriale mostra il felino mentre esce da un tetto di un'abitazione e attacca un uomo seminando il panico tra i cittadini. Le persone corrono e cercano in ogni modo di placare la sua ira, ma il felino sfiora anche altri uomini ferendoli. Dopo alcuni momenti di panico, il leopardo viene catturato dall' India's Forestry Department (corpo forestale) che afferma di volerlo rimettere nel suo habitat naturale. I protagonisti non dimenticheranno presto l'accaduto e intanto il video diventa virale. La mancanza di cibo spinge spesso gli animali ad avvicinarsi alle abitazioni, per questo in India tali episodi non sono molto rari.
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La libertà per il giovane leopardo di appena tre anni è durata meno di 24 ore. Ieri pomeriggio la fuga nel Medio Campidano dalla struttura privata Odry Zoo, di Marino Nonnis, oggi all’alba l’avvistamento. Fine dell’avventura, e del panico tra gli abitanti, tra Guspini e Montevecchio. Non è la prima volta che capita: tre anni fa un episodio simile aveva coinvolto la stessa struttura in cui vivono undici felini pericolosi tra cui tigri e pantere. Coinvolti nelle battute di ricerca anche i carabinieri e il Corpo forestale. Il leopardo era incastrato in una rete poco distante, a vederlo lo stesso proprietario Nonnis.