L'alimentazione dei cuccioli Bengala
Il gatto bengala neonato, fino alle 3-4 settimane si alimenta con il latte materno, dopo di che inizia lo svezzamento con i cibi solidi.
La mamma si occupa di procedere gradualmente con lo svezzamento insegnando al cucciolo a cibarsi anche di carne e crocchette senza però lasciarlo privo del latte che continuerà a dare ai suoi cuccioli fino a che non sarà certa che siano pronti abbandonare il caldo nido materno.
Io consiglio sempre di iniziare a proporre ai cuccioli dell'umido di buona qualità in ciotoline molto basse, vanno bene anche dei piattini.
Il cucciolo Bengal, si sporcherà,farà le prove ,e piano piano comincerà dapprima a leccare e poi a ingerire i bocconcini. Per la prima fase dello svezzamento si alterna latte e cibo solido, aumentando gradualmente quest’ultimo anche secondo lo sviluppo del micetto.
Molti esperti dicono che il cucciolo necessita di latte solo fino al primo mese di età, io, per esperienza personale, vedo che le mie mamme Bengal, continuano a seguire ed allattare i cuccioli anche fino ai tre mesi:
ritengo che l'allattamento non sia solo un mezzo per alimentare il cucciolo ma serva per mille motivi; uno svezzamento precoce o una precoce separazione dalla famiglia può dare problemi, come lento apprendimento, diffidenza, o temperamento aggressivo e problemi comportamentali in genere in età adulta.
Inoltre il latte materno è molto più nutriente e ricco di grassi del latte vaccino e contiene gli anticorpi che proteggono il micino ancora privo di difese immunitarie.
Man mano che il cucciolo cresce si avvicinerà sempre più al cibo solido fino ad allontanarsi dal latte della mamma; in alcuni casi è la mamma bengal che decide quando è il momento per togliere del tutto il latte ai cuccioli.
Se si decide di procedere con le crocchette, esistono in commercio suddivise per fasce d'età: le "Baby Cat" sono molto piccole, consigliate fino ai due mesi di età, poi ci sono le "Kitten" per arrivare alle crocchette da adulti.
In genere quando un cucciolo entra nella nuova famiglia, intorno ai tre mesi, è già abituato alla sua dieta ( a seconda della scelta dell'allevatore) quindi basta seguire le indicazioni e non addentrarsi in cambiamenti repentini che potrebbero causare al cucciolo diarrea e problemi di appetito.
Per quanto riguarda il numero dei pasti, ricordo che il bengala ama fare pasti piccoli e frequenti. Onde evitare di sprecare grandi quantità di cibo, fategli fare sin da piccolo 4-5 pasti al giorno: se mettete grandi quantità di cibo nella ciotola, lui piluccherà la superficie, avanzerà il resto e quando questo si secca, il gatto non lo mangerà più.
E ricordatevi di lasciare sempre la ciotola dell’acqua a disposizione: il gatto ancora più del cane è capace di sfruttare alla perfezione l’acqua contenuta negli alimenti e se mangia l’umido, è probabile che non lo vedrete bere molto spesso, mentre se mangia le crocchette potrebbe bere un pochino di più.
Ecco alcune cose da non fare nell’alimentazione del vostro cucciolo bengala:
Non somministrare latte vaccino, provoca diarrea
Non somministrare latte in polvere per gattini dopo i due mesi di vita, ammenoché non siano inappetenti o non abbiano un calo ponderale causa lo stress da cambiamento
Non somministrare cibo per adulti: un conto è nell’emergenza del primo giorno, se non hai cibo per gattini a disposizione, gli puoi dare qualche crocchetta del tuo gatto adulto, opportunamente spezzettato. Ma già il giorno dopo bisognerebbe andare a comprare le crocchette Kitten: questo perché un gattino alimentato con cibi per adulti, non ha tutti i nutrienti necessari per la sua corretta crescita fisica. Le crocchette Kitten sono più proteiche, proprio perché il gattino ha bisogno di un maggior fabbisogno proteico.
Non somministrare carne con ossa, nonostante i gatti siano in grado di spezzare ogni tipologia di ossa, è meglio evitare ossa e lische, sopratutto quando sono cuccioli.
Non somministrare al gatto crocchette per cani: sono meno proteiche e salate.
Non dare al gatto dolci e cioccolata: sono un veleno per lui.
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