Vuoi adottare un cucciolo di Gatto Bengala ?
A grande richiesta abbiamo intervistato Tonietto Luisa Albachiara, la veterana nell'allevamento del gatto bengala, ovvero il mini leopardo domestico approdato nel nostro paese grazie a lei.
Albachiara, molti lettori ci scrivono chiedendo informazioni circa le caratteristiche che deve avere un cucciolo di gatto bengala per essere un esemplare equilibrato e in salute...
Il Gatto Bengala innanzitutto non è un gatto comune ma bensì un ibrido, non dimentichiamolo. Anche se la sua indole rispecchia molto quella di un gatto comune, il Bengala ha delle piccole differenze , ed alcune di esse non sono così evidenti. Bisogna scegliere un cucciolo che provenga da una selezione seria, non improvvisata, questo vuol dire davvero molto. Trovare un cucciolo bello e sano a volte è però difficile.
Il bengala è un gatto complicato?
Tutt'altro, il gatto Bengala è un animale molto rustico e bonaccione. Si accontenta di poche cure e non è un gatto complesso da gestire, anzi...
Allora dov'è il problema?
Il problema sta nel fatto che trattandosi di un ibrido, selezionare esemplari puri ed equilibrati non è cosa da fai da te....
Assisto sempre più spesso alla presenza di persone che si improvvisano allevatori nel proprio appartamento di casa....
Anche per le altre razze di cani o gatti ci sono molti appassionati che avendo una coppia li fanno riprodurre in casa ...
Certamente, ma il gatto Bengala non è un gatto comune e purtroppo nel nostro paese c'è moltissima consanguineità.
Cosa significa questo?
L'endogamia è una pratica che a volte viene utilizzata dagli allevatori per fissare una determinata caratteristica dei propri esemplari, ma questa pratica deve essere utilizzata con conoscenza, non a caso. L'allevatore deve conoscere benissimo la genetica dei soggetti e deve calcolare la percentuale di inbreeding, ovvero di consanguineità per capire quanto si andranno a diminuire le caratteristiche genetiche dei soggetti e non sempre il gioco vale la candela. Io personalmente non utilizzo l'inbreeding ma preferisco piuttosto collaborare con altri allevatori.
Purtroppo la consanguineità nei gatti bengala italiani non è frutto di un lavoro di selezione, ma della presenza di poche linee di sangue che negli ultimi dieci anni si sono mischiate in modo incontrollato, anche grazie alla presenza di molti allevatori improvvisati.
Questa consanguineità cosa comporta?
Anche un solo accoppiamento tra padre e figlia porta ad una rilevante perdita di variabilità genetica. Ma questa perdita non è normalmente visibile nell' immediato e non porta ad un visibile effetto negativo nella salute dei nostri gatti.
Se effettuato per alcune generazioni, porta ad un indebolimento del sistema immunitario in primis. Può anche portare alla nascita di cuccioli piccoli e con il sistema immunitario compromesso.
Gli effetti negativi a medio lungo termine dell'inbreeding sono provati... non sono una teoria.
Il fatto che gli effetti non siano visibili, non vuole dire che questi effetti non esistano.
Spesso i gatti si ammalano da adulti, oppure sviluppano tumori o manifestano tare genetiche che mentre erano cuccioli non erano visibili. I danni sono enormi e l impoverimento delle difese immunitarie crea gatti costretti a convivere con la malattia.
Quando le persone mi chiedono consiglio, come prima risposta dico sempre che "si deve instaurare un rapporto difuciario con l'allevatore. In molti casi, ci sono persone che cedono cuccioli di gatto bengala e non sanno neppure leggere un pedegree ; queste persone sono proprio quelli che accoppiano il loro gatto magari con esemplari trovati nelle riviste di annunci ...
Le è mai capitata qualche esperienza in merito?
Tempo fa una mia amica che possiede una femmina di gatto bengala mi ha espresso la volontà di farle fare i cuccioli e mi ha chiesto di aiutarla ad individuare un maschio geneticamente adatto. Dopo diverse ricerche , ha incontrato questo signore nei dintorni di Milano, che si offriva di mettere a disposizione il suo maschio per la monta.
La signora si è fatta dare copia dei pedegree e me li ha girati. Non ci potevo credere ai miei occhi. Questo gatto era figlio di due esemplari con un tasso di inbreeding di almeno il 25% (erano fratello e sorella), ma non solo, nel loro pedegree figurava lo stesso soggetto maschio (proveniente da un allevamento italiano emiliano) anche nelle precedenti generazioni.
Praticamente sia il padre che la madre di questo soggetto erano frutto di elevata consanguineità per tutte e cinque le generazioni precedenti; uno dei due aveva il padre che era anche il nonno, il bisnonno e il bisavolo. Cose da pazzi!
E' possibile acquistare un cucciolo di gatto bengala sano e privo di tare genetiche?
Certamente che è possibile, serve affidarsi ad allevatori che abbiano una certa esperienza, che siano preparati e che non allevino nel terrazzo di casa.
Bisogna affidarsi a persone serie non a coloro che accoppiano i propri gatti per arrotondare lo stipendio; in quei casi non esiste alcuna garanzia che il cucciolo sia in salute e frutto di un accoppiamento fatto con serietà.
Come ripeto sempre: non basta che il gatto sia bello, deve essere anche sano e alimentato nel modo giusto.
Un cucciolo che cresce con un alimentazione sana dove siano presenti tutti gli aminoacidi e le vitamine per la sua crescita, è già un cucciolo che ha minor possibilità di ammalarsi nel futuro. Un allevatore che acquista le corcchette al supermercato non può che consegnare cuccioli predisposti a problemi digestivi...
Basterebbe ricordare una semplice regola: quando si compra un paio di scarpe a dieci euro si sa bene che dopo pochi giorni la suola si stacca, ma se si compra una scarpa di qualità , dura dieci volte tanto. Spesso il prezzo non è indice di convenienza ( nel commercio degli animali è paradossale credere che quello che costa meno porti la maggiore convenienza qualità prezzo....). Un gatto che ha un costo più alto spesso è la dimostrazione che dietro c'è un programma serio, fatto di cibo di qualità, cure appropriate, linee genetiche elevate e selezione seria, in sostanza tanto lavoro.
Un gatto di ottima genealogia non è solo un gatto bello, ma un gatto anche sano, perchè le tare genetiche e i difetti vengono scartate da un lavoro serio di selezione genetica.
Un gatto vive molti anni, io consiglio sempre di aspettare magari un anno in più per prenderlo, ma non andare al risparmio.
Un gatto che si ammala ogni giorno costa molto di più di un gatto di alta genealogia super selezionato.
Alcune persone mi hanno segnalato di aver acquistato un cucciolo, e appena arrivato in casa il cucciolo ha manifestato diarrea o congiuntivite. E' normale?
Io non sono un veterinario e ciò che dico è sulla base della mia esperienza personale.
Il gatto è un animale straordinario, il bengala in particolare per me è un essere straordinario.
Un difetto dei gatti, è che si stressano molto facilmente; sono molto sensibili per esempio ai cambiamenti.
Normalmente quando un cucciolo viene spostato da dove è nato alla nuova casa, è per lui un momento di fortissimo stress. Questo suo stato dipende molto anche dal carattere del cucciolo, come per noi, ci sono i cuccioli esploratori che amano andare allo sbaraglio, e ci sono i cuccioli più sensibili che quando si trovano senza la mamma si sentono persi.
Capita, ed è normale che in questo cambiamento si manifesti della diarrea o una piccola congiuntivite, per esempio. Possono essere causati dallo stress, dal cambio di ambiente o dal cambio di cibo. Questo non significa aver acquistato un cucciolo ammalato. Questo è importante saperlo, perchè molte persone si spaventano. Questo tipo di problema si risolve con due gocce di collirio per gli occhi o con due bustine di Normalia se si tratta di diarrea.
Come si può capire se il manto di un cucciolo sia perfetto?
Nel bengala esistono vari tipi di manto. Ci sono manti con le rosette piccole e monocolore e ci sono manti invece con rosette grandi a tre colori. I secondi sono ovviamente i più richiesti perchè sono i tipi di manto che più si avvicinano a quello del leopardo.
Poi ci sono molte sfumature e molte colorazioni.
Una caratteristica nel manto del bengala è il glitter, ovvero quell'effetto di trasparenza che ha il pelo nelle sue punte, e che è tipico dei manti selvatici.
In ogni caso, il manto del gatto è in continua evoluzione fino all 'età adulta, e spesso continua a modificarsi anche durante la vita del gatto, cambiando la colorazione o il contrasto in base ala stagione, in base all'alimentazione , in base allo stato d'animo del gatto.
Per questo è molto importante creare un rapporto fiduciario con l allevatore, perchè è lui che con l occhio attento, conoscendo la storia genetica dei suoi esemplari, può descrivere e spiegare come sarà il manto del proprio cucciolo da grande.
Due splendide creature dell'allevatrice dei Bengal Khoomfay
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