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Visualizzazione dei post da dicembre, 2015

Si possono tenere in casa ibridi antropogenici come il Gatto Bengala ?

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Gli ibridi antropogenici sono il risultato di incroci  tra animali domestici e selvatici,   che vengono messi in commercio  come cani primitivi o gatti esotici.   Il nome di una razza non permette di risalire a un accoppiamento diretto con animali selvatici, anche la razza stessa del gatto bengala può non definire se esso sia il risultato di incrocio tra due gatti bengala oppure tra gatto bengala e leopardo asiatico , di conseguenza serve essere prudenti negli acquisti.   Le razze feline derivanti da ibridi interspecifici come il  Savannah, Bengala, Safari, Chausie e Caracal, esistono come forme da allevamento già da diversi anni con l'obbligo in Italia di detenere generazioni successive alla quarta ( il gatto non deve essere nè figlio , nè nipote del leopardo fino ad almeno alla quarta generazione)   Gli animali fondatori delle prime generazioni feline con una componente selvatica elevata sono in genere rari,   come lo è anche il Prionailurus Bengalensis, il

Il gatto Bengala e la sterilizzazione precoce

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Il tema della sterilizzazione nel gatto bengala è sempre molto combattuto...    In genere l'idea è che il gatto vada sterilizzato intorno ai 6 - 7 mesi, a volte qualche veterinario consiglia di far passare il primo calore e poi procedere con la sterilizzazione. Nel caso del gatto Bengala, ibrido dall'istinto sessuale piuttosto marcato, io consiglio di seguire l'idea americana della sterilizzazione precoce. In vent'anni di allevamento dei leopardini domestici, spesso mi sono chiesta quale fosse la strada migliore, e alla fine rimango sempre dell'idea che la scuola americana sia da seguire. Nel Nord america sono 25 anni che si pratica la sterilizzazione precoce principalmente come campagna contro il randagismo. Molti studi hanno dimostrato che moltissimi gatti e cani hanno almeno una cucciolata prima del periodo consueto di sterilizzazione (6-7 mesi) questo a prova che la maturazione sessuale in molti casi avviene prima di quel periodo. Nel 1992  l'Ameri

Una pantera a Torino

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Il dicembre del 2005 una pantera nera è stata avvistata nella zona di Torino. in quei giorni, un abitnte di Collegno riuscì a filmarla dal suo balcone. Scattarono quindi le ricerche , con l'aiuto di  guardie faunistiche, carabinieri, vigili del fuoco e guardie forestali  e il supporto tecnologico come videocamere a raggi infrarossi, proiettili soporiferi e fucili da cinghiale. Inizialmente circolava la voce che la pantera fosse scappata dal Circo di Mosca che stava tenendo spettacoli nella zona Pellerina, notizia subito smentita, in quanto al circo avevano soltanto cani, cammelli, cavalli, e schimmiette. Un fotogramma della videoripresa fu diffuso su internet, scatenando una sorta di scommessa tra chi affermava potesse essere realmente una pantera e chi affermava che fosse chiaramente un grosso gatto. Un allarme simile fu diffuso a Pino Torinese tra il 1999 e il 2000: anche allora si mobilitarono forze dell'ordine e cacciatori della domenica, il sindaco pr

UNA PANTERA TROVATA MORTA NEL CASSONETTO

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Dalle isole della Sonda a un cassonetto della nettezza urbana. Questa la triste fine di una pantera nera, di circa due anni e del peso di 70/80 chili. A ritrovarla, in stato di avanzata decomposizione per il gran caldo di questi giorni, è stato un dipendente dell' Amiu di Modena, l' azienda per l' igiene urbana. E' stato quando il ribaltabile del camion ha iniziato a scaricare la sua racolta fatta nei cassonetti della città che si è profilata la sagoma scura dell' animale, in un primo momento scambiato per un grosso gatto. Ma era una pantera nera, presumibilmente vittima della violenza dell' uomo. Gli addetti dell' Amiu hanno chiamato il veterinario dell' Usl 16, Roberto Nicoletti, il quale ha esaminato il felino accertando che almeno all' esame esterno non vi erano sul suo corpo segni che facessero pensare a una morte violenta. E' possibile che l' animale sia morto di morte naturale e che il proprietario se ne sia liberato forse perché deten

Il parto delle Gatte Bengala

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Il parto di mamma gatta Il periodo di gravidanza nella femmina di Gatto Bengala ha una durata variabile da 63 a 65 giorni in media; di fatto un parto prima del sessantesimo giorno si può considerare prematuro e non è raro che in questo caso i cuccioli abbiano poche possibilità di vivere; nel gatto la durata della gestazione è piuttosto importante. A termine del periodo di gestazione  la mamma Bengal si prepara al parto:  si può notare che le sue attività diminuiscono di giorno in giorno mentre inizia ad essere piuttosto irrequieta. In alcune brave mamme già collaudate a volte non si manifesta particolare nervosismo, come se anche negli animali, come nell essere umano, l'esperienza abbia un ruolo fondamentale. E' preferibile preparare in un luogo appartato una scatola di cartone che vada bene allo scopo. il cartone è ottimo perchè in prossimità del parto, la mamma Bengal lo utilizzerà per scaricare la tensione graffiandolo. La scatoladovà es