Si possono tenere in casa ibridi antropogenici come il Gatto Bengala ?
Gli ibridi antropogenici sono il risultato di incroci tra animali domestici e selvatici,
che vengono messi in commercio come cani primitivi o gatti esotici.
Il nome di una razza non permette di risalire a un accoppiamento diretto con animali selvatici, anche la razza stessa del gatto bengala può non definire se esso sia il risultato di incrocio tra due gatti bengala oppure tra gatto bengala e leopardo asiatico , di conseguenza serve essere prudenti negli acquisti.
Le razze feline derivanti da ibridi interspecifici come il Savannah, Bengala, Safari, Chausie e Caracal, esistono come forme da allevamento già da diversi anni con l'obbligo in Italia di detenere generazioni successive alla quarta ( il gatto non deve essere nè figlio , nè nipote del leopardo fino ad almeno alla quarta generazione)
Gli animali fondatori delle prime generazioni feline con una componente selvatica elevata sono in genere rari,
come lo è anche il Prionailurus Bengalensis, il piccolo gattopardo con cui si ottiene il gatto bengala.
Gli ibridi ottenuti da incroci con un’elevata componente selvatica non sono indicati come animali da compagnia, in quanto oltre ad avere l’aspetto di animali selvatici si comportano anche come tali.
Indipendentemente dalla generazioni passate dal progenitore rientrano in questa categoria la progenie ottenuta da incroci nei quali un genitore o un genitore di quest’ultimo è un animale selvatico , nonché ibridi antropogenici con una componente selvatica pari al cinquanta per cento indipendentemente dal numero di generazioni trascorso dal primo incrocio con animali selvatici
Nel caso dei gatti Bengala, i prodotti di incroci di sesso maschile sono sterili almeno fino alla quarta generazione, in quanto ibridi interspecifici. Pertanto, la progenie degli ibridi delle prime generazioni viene accoppiata abitualmente con gatti domestici. Se non vengono più effettuati reincroci con gatti selvatici, questi felini di razza possono essere detenuti come animali domestici già a partire dalla terza generazione e caratterialmente sono esattamente come un normale gatto domestico.
Chi desidera sapere se sia possibile e ammesso tenere un gatto bengala come animale domestico, deve effettuare accertamenti analizzando oltre all’albero genealogico anche i genitori del cucciolo, che devono essere equilibrati, socievoli e privi dei tratti caratteriali troppo selvatici che poi risultebbero ingestibili.
I gatti ibridi della prima e seconda generazione possono essere detenuti previa un’autorizzazione di detenzione, ma non impiegati a scopo di allevamento.
Ci sono alcuni allevatori di gatti bengala in Italia che hanno dedicato parte della loro vita allo studio e alla selezione di questa razza, e che utilizzano solo gatti di generazione ben lontana dal progenitore, dovete rivolgervi a loro perchè saranno in grado di offrirvi esemplari perfettamente domestici senza farvi correre alcun rischio; il gatto bengala infatti, è conosciuto come un gatto davvero speciale, molto docile e adatto ai bambini, affettuoso e poco irruento; ama molto la vita tranquilla in famiglia possibilmente sul divano...
Coloro che utilizzano più o meno legalmente gatti di prime generazioni o Alc ( Asian Leopard Cat) oltre a non osservare le leggi , non sono in grado di garantire cuccioli stabili ed equilibrati. diffidate quindi da chi vi offre animali molto selvaggi nell'aspetto e descritti come F1-F2-F3, significa che sono le prime generazioni successive al leopardo, soggetti pertanto non equilibrati.
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