La Leucemia Felina nel Gatto Bengala
La FeLV o Leucemia Felina è una grave malattia causata da un virus della famiglia dei Retrovirus che colpisce i gatti e provoca diminuzione dei globuli bianchi del sangue e predispone ad altri tipi di infezioni.
I sintomi : I primi sintomi possono manifestarsi con aumento generalizzato dei linfonodi, calo di peso, debolezza e anemia. Si instaurano secondariamente alle turbe al sistema immunitario, patologie a carico di diversi apparati: infezioni croniche e progressive al cavo orale, infezioni croniche respiratorie, , vomito e diarrea , problemi dell’occhio, otiti recidivanti e forme neoplastiche come il linfoma e la leucemia linfoide.
Quali gatti sono a rischio?
Sono maggiormente a rischio i soggetti che vivono in gruppi numerosi, che si trovano in gattili e colonie, i gatti randagi e quelli che hanno la possibilità di uscire di casa.
Mentre i gatti d’affezione che vivono da soli in casa, e i soggetti che risiedono in allevamenti hanno scarse probabilità di contrarre l’infezione.
Quanto è diffusa la FeLV? La leucemia felina è una delle principali cause di patologie gravi e di morte nella popolazione felina.
Dagli studi effettuati negli ultimi anni risulta che il 30-50% dei gatti che vivono in comunità miste ne sono affetti, mentre solo l’ 1% dei gatti di casa o che vivono in allevamenti di razza pura hanno contratto l’infezione.
Chi colpisce la Leucemia felina? Colpisce in particolar modo i gatti giovani; sono suscettibili di infezioni i soggetti dalle 8-9 settimane di vita fino a 1-2 anni di età. Al di sopra dei 2 anni l’incidenza dell’infezione sembra decrescere.
Come si diffonde la FeLV? Si trasmette per contatto diretto tra i gatti; la saliva e le secrezioni di un gatto con viremia in corso saranno ricche di virus. E’ sufficiente che i soggetti condividano la stessa ciotola per il cibo o la lettiera o attraverso la pulizia reciproca. E’ comunque necessario un intimo e prolungato contatto.
Inoltre è possibile una trasmissione dalla madre ai feti attraverso la placenta e in seguito attraverso il colostro.
Questo virus vive a lungo nell’ambiente esterno? Assolutamente No! Il virus vive in genere dalle poche ore a un paio di giorni ed è ucciso dai comuni disinfettanti, specie se associati ad acqua calda.
Un gatto che ha contatti con un soggetto FeLV, contrarrà sicuramente l’infezione? Dipende dall’età del soggetto e dal tempo di esposizione. I gattini nati da madri resistenti al virus saranno protetti per i primi mesi di vita dagli anticorpi materni, ma successivamente, quando il livello degli anticorpi materni scenderà saranno suscettibili di infezioni.
Molto dipende dalla condizione nutrizionale , dallo stato immunitario e dalle abitudini di vita del gatto. I soggetti deperiti e immunodepressi hanno maggiore probabilità di contrarre il virus.
I gatti randagi hanno il 50% delle probabilità di contrarre l’infezione, ma solo l’1-2% dei soggetti sviluppa la malattia.
I soggetti che vivono in comunità presentano il 70-100% di esposizione al virus, di questi il 50% si ammala veramente.
Una persona si può infettare con il virus della FeLV? Assolutamente NO! Al momento non esistono prove di una trasmissione del virus dall’animale all’uomo.
Test per FeLV. La diagnosi di Leucemia felina può essere effettuata presso il proprio medico veterinario di fiducia attraverso un prelievo di sangue e l’esecuzione di un test di laboratorio in grado di rilevare un antigene di membrana presente sul virus.
Il test diagnostico disponibile in clinica è di facile esecuzione, veloce e accurato.
Nel caso in cui il test ambulatoriale dia un risultato dubbio, i campioni di sangue possono essere spediti in laboratori specializzati per essere sottoposto a indagini più approfondite.
Test per FeLV positivo. Se il gatto è sintomatico è sufficiente un singolo test positivo per confermare la diagnosi di malattia, se ,invece, il soggetto è sano si consiglia di ritestarlo tra 3 mesi (le viremie transitorie sono rare e non durano più di tre mesi).
Test per FeLV negativo. Se il gatto è sano e non esposto al rischio di infezione è sufficiente un singolo risultato negativo del test, se il soggetto è sano ma esposto al rischio di contagio è necessario ripetere il test dopo 3 mesi per accertarsi che il micio non stia incubando il virus.
Quanto tempo può vivere un gatto FeLV positivo? Secondo le statistiche l’83% dei gatti con malattia manifesta muore in circa tre anni (ma alcuni sopravvivono a lungo), di questi il 20% muore di malattie neoplastiche (5% leucemia, 10-20% linfoma). I gatti FeLV positivi hanno circa il 60% di possibilità in più di sviluppare un linfoma rispetto a soggetti FeLV negativi.
Un gatto FeLV positivo può essere curato? Purtroppo no, ma ci sono delle sostanze e degli accorgimenti che permettono di migliorare la qualità e la quantità della vita.
Cosa fare per far vivere meglio un gatto FeLV positivo.
• buona nutrizione
• evitare gli stress
• fare controlli routinari per parassiti e malattie secondarie
• trattare le eventuali altre malattie in modo rapido e aggressivo
• prendere in considerazione la somministrazione di immunomodulatori (es. Interferone) e agenti antivirali
• tenere il gatto in casa
• mantenere una buona igiene dentale
• evitare il contatto con gatti malati
• controllare le pulci
• evitare la “caccia”.
Prevenzione. L’unica prevenzione possibile nei confronti della Leucemia felina è la vaccinazione. Possono essere sottoposti a vaccinazione annuale i soggetti risultati negativi al test di laboratorio. La vaccinazione è caldamente consigliata in gatti a rischio di infezioni, come i soggetti che vivono in comunità o i soggetti che vivono all’aperto e hanno possibilità di venire a contatto con soggetti infetti.
La vaccinazione in soggetti con malattia conclamata non offre nessun beneficio.
Esemplare linea storica Khoomfay |
Commenti
Posta un commento