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Visualizzazione dei post da 2016

Il vomito nel gatto bengala

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Il vomito è uno dei sintomi più frequenti   e può avere molte cause. La causa più comune che causa vomito nel vostro gatto Bengala è l'ingestione di peli oppure di qualche altro corpo estraneo indigesto, come l'erba, che spesso i gatti mangiano ma che spesso irrita il loro  stomaco. Anche i parassiti intestinali possono essere causa di un irritazione a carico dello stomaco del bengal. Altre cause piuttosto comuni sono l'eccesso di cibo o mangiare troppo in fretta. Nei cuccioli, l'insorgenza di vomito è possibile a seguito del movimento eccessivo anche magari dopo il pasto. Questo tipo di vomito non è grave. Se i vostri cuccioli bengala si nutrono mangiando insieme e nella stessa ciotola può capitare che consumino il cibo più rapidamente. Separare i gattini oppure offrire loro pasti più piccoli o suddivisi nell'arco della giornata spesso porta alla risoluzione del problema. Se il vostro bengala vomita una o due volte, ma appare tranquillo il problema non è

Giocando con i felini...

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Di solito gli avvistamenti di misteriosi  felini esotici, come tigri e leopardi, avvengono in piena estate, quando  la gente passa più tempo fuori casa, e finiscono in un nulla di fatto o  nel chiarimento che si trattava del gatto di un vicino. Questa  volta però il fatto è accaduto in pieno inverno e il felino esotico  c'era per davvero: nascosto in un maso a Lana, un paese vicino a Merano,  l'animale si era rifugiato nella legnaia nei pressi dell'abitazione,  dove aveva sbranato due gatti. Come racconta l'articolo del quotidiano  Alto Adige, i proprietari del maso avevano segnalato la presenza del  grosso felino maculato al competente Ufficio Caccia e Pesca della  provincia, che ha mandato sul posto l'ispettore forestale Andrea  Ragazzoni, assieme ai carabinieri e a un veterinario. Gli  agenti sono riusciti a catturare l'animale con una trappola il giorno  successivo e a portarlo a Bolzano presso una struttura autorizzata  dall'amministrazione pro

Trovato scheletro di gatto domestico vissuto 9 mila anni fa

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Le prime fusa di un gatto per le carezze di un  uomo risalgono ad almeno 9 mila anni fa. Lo ha scoperto un'equipe di  archeologi francesi esplorando una tomba del neolitico sull'isola di  Cipro. Accanto a suppellettili, ornamenti e conchiglie, i ricercatori si  sono trovati davanti a un felino e al suo padrone sepolti l'uno accanto  all'altro. Entrambi - e probabilmente non è un caso, ma il simbolo di  un rituale sconosciuto - hanno la testa rivolta a ovest. Si  riteneva che i primi addomesticatori del Felix Silvestris - un gatto di  taglia più grande rispetto a quelli europei, diffuso ancora oggi in  forma selvatica in medio oriente - fossero stati gli antichi egizi. I  primi resti in tal senso erano datati al 4000 a. C e tra i costruttori  delle piramidi baffi e orecchie appuntite erano considerati simboli di  divinità. Lo scavo di Cipro risale invece al 8.000-8.300, in quell'età  del Neolitico in cui l'uomo stava diventando agricoltore, abbandonava la  s

Il Bengala è aggressivo o non aggressivo ?

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Il gatto bengala è un ibrido e come tale pone dubbi.... Il suo carattere dipende molto dalla genetica e dall'ambiente in cui vive. Ci sono allevamenti che crescono i gatti in gabbia e non possono certamente proporre cuccioli calmi e sereni... Ci sono allevatori invece mossi da amore e passione per questi esseri fantastici , che riescono ad avere esemplari talmente calmi da far quasi sorridere...E' il caso di Khoom Fay, che abbiamo visitato dopo aver visto delle fotografie che immortalavano i gatti dormienti in mezzo alla natura , talmente beati da sembrare morti... Parlando con l'allevatrice ci assicura che questo ibrido  se con i requisiti  genetici in ordine (non consanguineo e nonincrociato ocne le prime generazioni di bengal) è un animale straordinario.Mentre l'allevatrice ci parla, seduta su una panchina in mezzo al verde, i suoi gatti si avvicinano e chiedono coccole in modo insistente , straordinario!!! Se i gatti hanno quindi una provenienza

Mai più un leopardo ucciso ...

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Dopo decenni di uccisioni lo stato africano, per motivi scientifici, ha vietato la caccia al leopardo per tutto il 2016. Forse Cecil il leone  non è morto invano. A distanza di circa otto mesi dalla morte del leone  più famoso del parco nazionale di Hwange, in Zimbabwe, ucciso dal  dentista americano Walter Palmer,   il Sudafrica ha deciso di vietare la caccia al leopardo ( Panthera pardus ) per tutto il 2016, grazie anche alla grande sollevazione popolare seguita all’uccisione di Cecil. Si stima che siano solo 50mila i leopardi presenti in natura. Il censimento di qesti elusivi predatori non è però compito facile. “Le autorità provinciali della protezione della flora e della fauna  sono state informate che la caccia ai leopardi non sarà autorizzata nel  2016″, ha dichiarato il Ministro sudafricano dell’ambiente. I leopardo  fa parte dei cosiddetti “Big five”, i cinque grandi  animali della savana che comprendono inoltre elefante, leone,  rinoceronte e bufalo.

Quanti ibridi felini ci sono?

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Il discorso sugli  ibridi felini è interessante ed affascinante, ma non tutti gli incroci  riescono e a volte si creano solo dei mostri... Tutto ciò  lascia alcune   perplessità e quindi vorrei spiegare brevemente quali sono le razze ibride conosciute e ottenute dall'uomo:   -Bengal   : si ottiene con il gatto comune e il  leopardo asiatico, diciamo è  l'ibrido più di vecchia data e il più amato e anche qui in Italia ci  sono diversi allevamenti ma solo alcuni lavorano con coscienza e non si  imbattono in incroci di prime generazioni che "sfornano" esemplari  troppo aggressivi... -Chausie : si ottiene con il gatto comune e il gatto della jungla -Savannah : si ottiene con il gatto comune o bengala e il servalo, sono costosissimi e insieme ai bengals sono i più comuni. -Safari : si ottiene con il gatto comune e il South American Geoffroys cat  che è molto raro. -Bobcat : un ibrido che avviene anche naturalmente con la lince   canadese , ne esito

Il Gatto Bengala e l'inquinamento genetico

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Domestico e selvatico il nostro amico gatto altera la biodiversità Il percorso dell’uomo e del gatto selvatico si sono incrociati da almeno 9 mila anni e da quel momento abbiamo cominciato a sviluppare con loro un legame indissolubile che ci ha permesso di operare quella selezione artificiale il cui risultato, ovviamente, è il nostro gatto domestico la cui gestione, nell’ottica della biodiversità e della conservazione della natura, è una nostra responsabilità e dobbiamo affrontarla. Da circa 25anni però, vengono realizzati studi e ricerche per approfondire e capire il legame tra i gatti domestici e la modificazione della biodiversità ... Il nostro amato felino , pur essendosi plasmato con l'essere umano, ha mantenuto nel suo dna un indole predatoria piuttosto rilevante , tanto da renderlo persino responsabile dell'estinzione di piccole specie endemiche in alcune isole; il gatto domestico è stato inserito nella lista delle delle 100 specie invasive piú dannose al mondo.

I gatti di Stefano Gabbana sfilano in passerella

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Dolce e Gabbana hanno colpito ancora... Questi due straordinari stilisti, amanti degli animali e super appassionati del maculato non fanno che parlare di se e die gatti Bengala.... Il leopardo stampato su stoffa, su pelle, su cavallino è sicuramente una delle tendenze che dura da anni e che ogni stagione viene riinterpretata e introdotta nelle sfilate di molti stilisti e anche nelle collezioni accessori. Il leopardo, quello vero, apparve indossato da Marian Nixon, attrice americana, nel 1925. Passeggiava con al guinzaglio un vero leopardo. Qualche anno dopo, nel 1930 circa, nella sartoria parigina del Barone Christoff von Drecoll diretta da Meussieur Besancon de Wagner (padre di Mag Negli anni '40 le Soeurs Callot realizzarono un abito da giorno con un grande collo di leopardo e un intarsio sempre in pelliccia all'interno delle tasche. Ora ci pensano i nostri Stilisti Made in Itali a divulgare il maculato  in modo del tutto personalizzato. Nelle stoffe macu

Nati tre meravigliosi Leopardi Nebulosi

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Nessuno sa con certezza quanti esemplari esistono ancora, di  certo è universalmente riconosciuto che il Leopardo Nebuloso sia in fase di estinzione. Il Clouded Leopard Consortium che si trova nel Tacoma,   capoluogo della Contea di Pierce nello Stato di Washington   istituito come progetto per salvare questi animali dall'estinzione, è riuscito negli ultimi anni a far nascere più di 50 cuccioli. Il Leopardo Nebuloso, che prende nome dalla forma a nuvola del suo manto rosettato, è così timido e sfuggente , che gli scienziati non sono ancora riusciti a scoprire molte caratteristiche e abitudini di questo felino. Mercoledì 30 Marzo 2016, sono nati 3 meravigliosi cuccioli di leopardo nebuloso; pesano circa  350 grammi, per conoscere il sesso serve aspettare ancora qualche giorno. I piccoli vengono allattati dal personale medico , cinque volte al giorno; nel corso delle prossime settimane i cuccioli apriranno gli occhi e inizieranno a muoversi per conto proprio. A

I graffiti di Dolce e Gabbana con i loro amici a quattro zampe

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Dolce e Gabbana versione murales nelle capitali della moda. Le facce di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, insieme ai loro animali, i gatti Zambia e Congo e i tre cani labrador Mimmo, Rosa e Totò, diventano graffiti sui marciapiedi di Milano, Parigi, Londra e NY come parte del progetto #DGFAMILY. I graffiti – spiegano dalla maison – sono realizzati con l’utilizzo di innovative tecniche totalmente ecosostenibili e avranno una durata temporanea di due settimane. I Green Graffiti che decorano le strade di Milano sono realizzati con una miscela alimentare a base di argilla, gesso e cellulosa e con uno stencil mentre i Reverse Graffiti sono realizzati con sola acqua, ripulendo lo sporco della superficie. Tramite i suoi canali social il brand invita gli utenti a scovare i vari graffiti e a postarli con l’hashtag #DGfamily. E così anche i Gatti Bengala vengono sempre più conosciuti grazie all'estrosità di questi stilisti, che hanno reso i loro amici a quattro zamp

La Toxoplasmosi nel Gatto Bengala

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Il Bengala può infettarsi quando si nutre di roditori e uccelli contaminati o ingerendo carne cruda. I gatti randagi e quelli abituati a vivere all’esterno sono più soggetti a contrarre la malattia. La malattia si verifica con lo sviluppo di uova all’interno del tessuto nervoso, muscolare e viscerale del gatto, che può espellere a sua volta feci potenzialmente pericolose (le oocisti sono in grado di sopravvivere anche per un anno in ambiente umido). I Bengala possono essere infetti senza sviluppare la malattia. La toxoplasmosi è prevalentemente asintomatica e i sintomi possono essere confusi con altre patologie (febbre, inappetenza, dimagrimento). La malattia ha sempre esito favorevole, diventa pericolosa solo se associata ad altre affezioni (FIV o FeLV) perché ne aggrava di molto i sintomi. Le persone possono contrarre questo parassita in due modi: ingerendo le oocisti emesse con le feci dai Bengala infetti ( consumando verdure lavate male, raccolte dove il gatto ha defecato),

Fossili che raccontano i felini

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Quando sono apparsi sulla Terra i grandi felini? Per i paleozoologi  questo è stato a lungo un interrogativo senza risposta. Ora però la  scoperta di un nuovo fossile trovato sull'Altopiano del Tibet può  contribuire a collocare nel tempo la comparsa di questi possenti  predatori. Finora, i fossili più antichi erano  stati trovati in Africa e risalivano a 3,8 milioni di anni fa. Ma le  informazioni genetiche e geografiche suggerivano una comparsa precedente  - attorno ai 6 milioni di anni fa - nel continente asiatico. Il fossile  trovato di recente conferma questa teoria. I  resti appartengono a un felino chiamato Panthera blytheae, riporta lo  studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B, e  sono circa 2 milioni di anni più antichi di quelli rinvenuti finora,  collocando quindi la divergenza della linea evolutiva dei grandi felini  in Asia attorno al tardo Miocene-Pliocene inferiore. La scoperta Quando  il paleobiologo Jack Tseng dell'Ame